Kiev contro Orbàn per la sciarpa della Grande Ungheria
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Kiev contro Orbàn per la sciarpa della Grande Ungheria

Vikor Orban

Il premier Orbàn si è presentato allo stadio con la sciarpa della Grande Ungheria che include parte dell’Ucraina.

Il premier ungherese Viktor Orbàn si è presentato allo stadio per seguire la nazionale di calcio con una sciarpa che inneggiava la Grande Ungheria. La mappa mostrava anche parte degli Stati che ne facevano parte ma che ora sono indipendenti. Tra questi anche parte dell’Ucraina. Per questo motivo le autorità ucraine sono insorte.

La sciarpa – spiega Ukrinform pubblicando il video di Orban, che è apparso sulla pagina fb del premier ungherese – raffigura una mappa dell’Ungheria con parti di un certo numero di paesi dell’UE, tra cui Romania e Ucraina. La decisione di Kiev è stata quella di convocare l’ambasciatore ungherese per protestare contro questa scelta del premier Orbàn.

Vikor Orban
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La sciarpa del vecchio ideale nazionalista ungherese

“La promozione delle idee revisioniste in Ungheria non contribuisce allo sviluppo delle relazioni ucraino-ungheresi. L’ambasciatore ungherese sarà invitato al Ministero degli Affari Esteri, che sarà informato dell’inaccettabilità dell’atto di Viktor Orban. Stiamo aspettando scuse ufficiali da parte ungherese e una confutazione delle violazioni dell’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha scritto il portavoce del ministero degli Affari esteri ucraino.

Anche la Romania si è irritata per questo gesto. L’eurodeputato romeno ha commentato la sciarpa di Orbàn come “comportamento irresponsabile”. Il riferimento che ha ferito i due paesi confinanti è quello dell’ideale politico nazionalista ungherese che vedeva il Regno d’Ungheria, austro-ungarico, possedere tutta l’Europa dell’est e del sud. Territori e confini poi persi con la fine della prima guerra mondiale e la fine degli imperi. Ancor prima della Rivoluzione d’ottobre e della creazione dell’Urss.

Il premier Viktor Orban ha cercato di placare la tensione e minimizzare il caso della sciarpa scrivendo su Facebook: “Il calcio non è politica, non vediamo quello che non c’è”. Poi ha continuato dicendo: “La nazionale ungherese è la squadra di tutti gli ungheresi, ovunque essi vivano”, ha aggiunto riferendosi ai popoli che vivevano sotto l’impero che ora sono ucraini, rumeni, croati, austriaci, serbi e slovacchi.

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ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2022 10:25

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